Blog del Panificio Chicco
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La proprietà letteraria degli scritti riportati in questo sito è di Claudio Chicco, Via Rivalta, 3/b BEINASCO (TO), il quale ne permette la citazione di brani, citando fonte ed autore e NON ne permette il SUNTO, se non in una versione concordata con l'autore. Per questo fine usare l'apposito form " contatti". Gli articoli pubblicati nel sito possono essere non attendibili. Non mi assumo alcuna responsabilità per contenuto degli articoli di altri autori. La responsabilità dei testi e del loro contenuto è unicamente dei rispettivi autori. Eventuali commenti postati sono a responsabilità di chi li ha postati.
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Benvenuti nella pagina blog del Panificio Chicco
       -Blog - le Vostre opinioni nel vecchio blog...*
       (*Molte cose dette qui sono anacronistiche, in quanto si riferiscono al mio vecchio blog casalingo, vale a dire al mio server fatto in casa, cosa che non è più.)

       Riporto questa pagina come curiosità, ma non è più possibile aggiungere qui altri commenti. Se volete farlo è possibile in qualsiasi altra pagina. I commenti dei lettori sono molto graditi.

Sono ormai trascorsi alcuni anni dalla prima apparizione di questo sito. Devo dire che il sito non è ancora completo, sopratutto riguardo alla sezione "I nostri prodotti". Manca sempre il tempo. Avendo maturato alcune "capacità programmative", ho deciso di inserire qui un piccolo blog, che era gestito dal mio server casalingo.
          Sono davvero interessato ad altri pareri sulla cultura del pane e sulla cultura in generale.
      Fin dall'inizio mi ero riproposto di pubblicare le lettere di chi mi avesse scritto.
          È arrivata la mia prima mail, che pubblico immediatamente, a monte della sezione blog vere e propria, sperando ne arrivino altre.
       In ogni caso da adesso in poi puoi postare direttamente, cliccando sui vari link in questa pagina
       "rispondi o aggiungi un tuo commento".
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01/12/2007 12:36 PM da: Formazione CSI Torino formazione@csi-torino.it
      

Complimenti!
       Cercando sul sito di None ho trovato il vostro che mi ha meravigliato. Verrò presto a trovarvi perchè nei vostri prodotti c'è la storia la tradizione e la cultura.
       Buon Lavoro e grazie per il contributo che veicolate attraverso il vostro sito.
       Nadia Maniezzi


Piccolo blog sulla macchina del pane.

Ho letto le tue prove... temo che siano volutamente fallite... perchè il mio pane non assomiglierà alla biova ma piuttosto ad un "pane cassetta" con la mollica soffice ( forse ancora umida) ma sicuramente molto diverso da quello che tu hai fotografato. non mi è mai capitato che non sia lievitato ne che sia rimasto molliccio...
       Ma rammenta nel "Nostro pane" c'è solo acqua, latte farina 00, zucchero, lievito, sale..non c'è sbiancanti, caramello, acido...come si chiama... ed il lievito è quello di birra ..neppure quello da panificazione.
      


      La mollica umida non significa crudo, fuori dal mio laboratorio!?
      


Se vuoi, un giorno che hai tempo, ti faccio vedere come si fa a farlo.
      
      (mostie al panatè a fè ël pan) recita un antico proverbio...per dire ognuno i suoi segreti.


Ben venga qualcuno che ci insegna qualcosa, quando questo sia valido! Quando ho detto in casa che volevo comprare una macchinetta, per testarla, mi hanno dato del matto; allora ho aggiunto: «Chissà che non ci sia anche da imparare qualcosa dalla macchinetta!»
      


Se io avessi bisogno di pane senza lievito, (lievitato con la pasta madre per intenderci), posso venirmi a rifornire una volta alla settimana da te?
      


Risposta mia: Io lo faccio ogni giorno. Bisogna vedere però se piace. Ha un gusto leggermente acidulo. Bisogna provare.
       Ma la macchina del "pane"?
      


Risposta sua: Dopo aver saputo che chi gioca a farsi il pane diventa automaticamente un nemico dei panificatori, ho deciso di non usarla più.
       Poi devo ammettere che il gioco non valeva la candela, in quanto la tua analisi sui risultati finali del prodotto ottenuto, li condivido in pieno.
       Non condivido la tua analisi sui motivi che spingono ad usarla [...]
      


Voglio ribadire quelli che sono, secondo me i motivi che spingono ad usarla.
         Una accanita quanto infondata e motivata nell'additare capri espiatori, campagna stampa, ha fomentato nella gente un odio irrazionale verso panificatori e commercianti in generale. Il succo di questa campagna sarebbe secondo me questo: gli alimenti diventano sempre più cari; vi additiamo i colpevoli.
          Questo induce nella gente credulona un atteggiamento mentale irrazionale che predispone a dare l'assalto ai forni o a tentare di rimediare comprandosi la macchinetta. Perché dico irrazionale e l'ho detto altrove? Perché il problema non è lì dai fornai, dai commercianti; il problema è altrove. Perché questi signori giornalisti non ci parlano del "signoraggio", ad esempio, che è la vera causa di tutti i nostri guai? Perché questi signori sono pagati non già per informarci, ma per distogliere la nostra attenzione dai problemi veri, spostandola su quelli fasulli.
          Dico irrazionale perché, e cito ancora una mail "ho letto il tuo articolo sul prezzo del pane, pensavo che parlavi della tua esperienza con la macchina del pane.
       Le tue argomentazioni sono sicuramente valide, come sono valide quelle di qualsiasi artigiano, iparatore, prestatore di servizi vari.
       Come sempre le medaglie hanno due facciate, se è vero che l' aumento avvenuto negli ultimi tempi sul prodotto finito ( dai 20 ai 50 cent al chilo) in fin fine incide pro capite si e no 20 euro all'anno ( voglio esagerare)."
      


Ma allora se è così irrisorio risparmiare sul pane, perché darsi tanta pena?
      


Sempre dalla stessa mail: "Per fermare la spirale occorre per forza comprimere i consumi, più aumentano e meno si compra è vero che loro aumenteranno ancora per "starci dentro", ma molti altri compereranno la "macchina del pane" andranno comperare dall'ortolano la verdra, andranno al super mercato, ecc. fino a quando i negozianti capiranno che o "rinsaviscono" o "chiudono".
       È impensabile che le mele che vengono pagate al contadino 10-30 centesimi poi nel negozio costino 3 euro...
       Ho visto un giorno i prezzi ai mercati generali ...vengono ricaricati dal bottegaio di oltre il 100% .


   ...e secondo me "bottegaio" è già, di per se' un termine dispregiativo. Chissà se l'altro mio corrispondente avrà capito perché si diventa, con attegiamenti mentali simili, "un nemico dei panificatori"?



    Data: 06/01/2012 12:29

- Inserito da: Giovanni

Tutto aumenta di prezzo: benzina, gasolio, gas riscaldamento, parcella idrauico ed elettricista, parcelle commercialisti e dentisti, TASSE , e tutti vorrebbero che il prezzo del pane, al contrario diminuisse.
       Ma dove vivono tutti quanti?
       Nel mondo dei puffi?


  • Data: 08/01/2012 7:9
  • - Inserito da: carlo

Secondo me la polemica contro i panificatori ed i commercianti in generale è del tutto assurda. Rileggiamoci i "Promessi sposi" di Alessandro Manzoni, dove viene spiegato molto bene che vi sono, tra la folla di Milano, canaglie, istigatori, presumibilmente pagati da qualcuno che ha interesse a distogliere l'attenzione delle folla dai veri problemi, indirizzandola a "cazzate" come l'assalto dei forni, che oggi viene chiamato "esproprio proletario".
       Sono cose che si vedono ogni giorno, nei fatti di popolo quotidiani: dove c'è qualcuno che protesta GIUSTAMENTE contro un SISTEMA che ci schiavizza, sia il G8, sia la manifestazione del 15/10/2011, là c'è anche qualcuno che "rende" la manifestazione violenta, si spaccano le vetrine, perché i "bottegai" dell'amico sopra sono disonesti, non accettano di lavorare gratis e vogliono pure guadagnarsi da vivere col loro lavoro di bottegai; si rovesciano ed incendiano le auto di malcapitati la cui sola colpa e sfortuna è stata l'aver parcheggiato lì, proprio quel giorno.
       Pensare con la propria testa significa non seguire ciecamente gli istigatori, che, al presente, spesso sono giornalisti massoni di regime, ma cercare di capire: quando mai, nella storia dell'umanità, da quando esiste il denaro, c'è stata una tendenza permanente al calo dei prezzi?
       C'è invece sempre stata la tendenza contraria e non per colpa dei bottegai, ma di chi tira i fili dell'economia.
       Domandiamoci CHI emette denaro e COME funziona l'attuale sistema monetario?
       Se siamo qui significa che abbiamo internet: cerchiamo con google la chiave per documentarci su questi problemi.


Non viene inserita in questa scheda la possibilità di replicare, come nelle altre, in quanto tutto questo viene riportato soltanto come testimonianza di vecchie discussioni ormai concluse. Puoi inserire commenti in qualsiasi altra pagina.

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