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Le colombe pasquali e i sacchetti...ovvero:
ulteriori considerazioni sullo stato dell'economia e intralcio ai piccoli artigiani.
2019-03-17

Un caloroso ringraziamento a Dino Tinelli per aver prodotto il seguente video nel giro di pochissimo tempo dalla pubblicazione del mio articolo, dando a questo problema una visibilià inaspettata. Non so come faccia a produrre dei video a questa velocità per me, non addetto ai lavori, ultrasonica (gatto-velocità, come direbbe mio nipote).

    Dal canto mio immaginavo, per produrre un video, tutto un lavoro di progettazione, layout, copione, didascalie, riprese lentissime. Dino invece ha fatto tutto nella stessa mattinata in cui ho pubblicato questo mio articolo, mentre io stavo strappando le erbacce nel mio orticello.


   Domenica, 24 marzo 2019.
   Qualcuno mi ha mandato un link ad un articolo de "La Stampa", dove si parla di sacchetti con cui confezionare le colombe pasquali.
    In sintesi si tratta del fatto che la nuova legge ha messo fuori uso e fuorilegge i vecchi sacchetti di cellophane trasparenti, con i quali si confezionavano le colombe pasquali (e i panettoni, i biscotti e qualsiasi nostro prodotto artigianale) che avevano il pregio di:

  1. essere trasparenti, rendendo il prodotto visibile;
  2. proteggere l'alimento da contaminazioni esterne;
  3. trattenere l'umidità residua del prodotto da forno al fine di conservarne le caratteristiche di fragranza e consistenza;
  4. essere "indistruttibili" per il periodo di validità del prodotto da forno.

   Il mio non vuole essere un inno alla plastica, per carità. Di questa ve ne è anche troppa in giro!
   Ma mettiamo i "vecchi" sacchetti a confronto con i nuovi, voluti dalla legge, con le loro proprietà. In questo video ci spiegano che cosa sono e quali caratteristiche hanno.

  1. sono bianco latte, non trasparenti;
  2. si decompongono a contatto con l'acqua, a causa dell'azione dei batteri, soprattutto quelli che sono responsabili della fermentazione lattica;
  3. non trattengono l'umidità del prodotto da forno, in quanto questa, l'umidità, interagisce col sacchetto, decomponendolo;
  4. non si mantengono per la durata di vita del prodotto da forno.

   Abbiamo forse dimenticato la vere ragione per la quale confezionavamo i nostri prodotti?

   Proteggerli e conservarli in stato igienicamente valido.
   Decomposizione! Qualcuno dei cervelloni che hanno ha "pensato" questa cosa dei sacchetti bio-degradabili ha idea di che cosa si tratti la decomposizione?
   A me viene in mente l'odore insopportabile che spesso incontro d'estate, pedalando in strada, delle "carogne" di animali investiti. L'odore che si sente quando si riesuma una bara. Questa è la decomposizione e lorsignori la vedono di buon occhio a rivestire le colombe pasquali! Tanto più che, ci dicono e su internet lo trovate, sono responsabili della degradazione di detti "ecologici" sacchettini i lacto-batteri, i quali sono parte integrante della coltura di lievito naturale, ma anche del lievito compresso, che ci hanno permesso di produrre le colombe!
   E il sottoprodotto della decomposizione dove va? Rimane lì, nel sacchetto, a contatto con le colombe, magari in particelle minuscole, invisibili ad occhio nudo, perché, in fondo, l'umidità è poca, giusto un poco di vapore, ma quanto basta affinché il processo per cui sono stati creati i sacchetti "bio-degradabili" abbia inizio...

   CHE SCHIFO!

   Ma poi, facciamo il punto della situazione: quanti e quali sono gli alimenti che ci vengono venduti nei supermercati in confezioni di plastica:

  1. l'acqua "minerale"
  2. latte e latticini (yogurt, formaggi)
  3. insaccati (prosciutti, salumi, etc.
  4. salmone e altri pesci
  5. surgelati
  6. olio, alcool, vino
  7. insalatine pronte
  8. alimenti di gastronomia

   Al momento non mi viene in mente altro, ma sono sicuro che qualcuno maggiormente in gamba di me ne troverà ancora a bizzeffe. Sono "plastificati" all'interno anche i contenitori tetrapack.
   Soltanto per l'acqua, parliamo di tonnellate di plastica! Una singola bottiglia di acqua da 1,5 Lt. pesa circa 50/80 grammi contro i 4/6 grammi di un sacchetto di plastica per confezionare una colomba pasquale, un alimento occasionale e raro, mentre l'acqua è una necessità quotidiana per tutti! Ma, evidentemente, l'acqua, o il latte, prodotte da multinazionali intoccabili, non sono un problema: lo sono le colombe artigianali!
   Mi spiace saltare di palo in frasca, ma mi viene spontaneo il parallelo con altri recenti allarmismi: il problema in sanità non sono l'aumento vertiginoso di tumori pediatrici, l'autismo, ma il morbillo una malattia esantematica che abbiamo sempre attraversato senza danni collaterali. Non sono le scie chimiche a inquinare l'ambiente in cui viviamo ma l'anidride carbonica prodotta dall'uomo!

   Tornando allo spunto di partenza, l'articolo su La Stampa, non credo che la cosa sia partita dall'articolista, il quale si è svegliato un mattino con l'idea di scrivere questa cosa sulle colombe e sui sacchetti bio-degradabili. Non dipenderà nemmeno dal suo capo che lo ha incaricato di farlo. Del resto, qualcuno degli addetti ai lavori, un giornalista, ha detto che i giornalisti sono pagati per tenere le loro idee personali fuori dalla redazione. Credo fermamente che l'ordine venga dall'alto. Dagli stessi cenacoli che hanno creato l'ambientalismo di Gretha . Sembra sia tassativo che noi, comuni mortali, si sia portati dai venti del momento, a seguire questa o quella bandiera, a meno di fare il piccolo sforzo di pensare con le nostre teste.
   Di sicuro so chi ci rimetterà da questa cosa: noi piccoli artigiani che cerchiamo solo di sopravvivere, ormai senza guadagnarci altro, dal nostro amato lavoro, se non la soddisfazione di farlo bene e con amore.
   Sono allo stesso modo sicuro che, mentre partiva l'ordine per quello e altri articoli simili, allo stesso modo partivano segnalazioni alle ASL ed ai comandi NAS, affinché si vigilasse su questo tremendo problema anti-ambientalista, del confezionamento delle colombe pasquali. Si vigilasse su quei criminali artigiani produttori di colombe che si ostinano a voler confezionare le colombe pasquali nei sacchetti di plastica.

   FUORILEGGE!

   La struttura piramidale di controllo della società umana è un meccanismo bel oliato e collaudato da millenni. Così un esercito di prodi ambientalisti ben (media)-guidati, sarà pronto alla caccia e alla delazione!


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