"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole che si sappia. Il resto è propaganda."
Horacio Verbitzky

Blog di Giovanni Chifelio

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La scienza è la Nuova Religione
Domenica 17 marzo 2019

    Mi stanno succedendo delle cose che mi fanno riflettere. Ovviamente la parola corretta era "pensare" e non "riflettere", che significa, invece, "mandare in un altra direzione".
    Devo però prima spiegare questa mia tendenza ad osservare quello che succede e pensarci un po' su. In verità mi sembrerebbe che non ci sia nulla da spiegare visto che a me viene del tutto naturale fare così.
    Fin da quando ho memoria, vale a dire dai due anni di vita o giù di lì, mi viene spontaneo domandarmi:
    «Perché mi sta succedendo questa cosa?»
    Si tratta di un meccanismo mentale che è, in parte, frutto di una educazione religiosa quale era lo stile educativo, l'andazzo generale, negli anni cinquanta, d'altra parte una tendenza mia a vivere le incongruenze e le ingiustizie, come uno squarcio nella trama della vita, come un fallimento del normale "quieto vivere", quella tendenza, quella flat line, intorno alla quale tutti noi vorremmo che le nostre vite si conformassero senza oscillare troppo. Tutti noi, credo vorremmo veleggiare nella "norma", attraversare la vita, già di suo abbastanza dura, senza troppi scossoni, "Vincenti o perdenti non importa, ma quasi mai secondo i propri piani, con la faccia tinta, sul trapezio, fra i leoni, solo attenti a non farsi troppo male." [1]
   L'educazione religiosa mi spinge a domandarmi se Dio mi stia dando una lezione; una tendenza più moderna mi fa pensare al karma che mi fa vivere questa cosa per impararne una più generale, che poi è la stessa identica cosa.
    Penso troppo, contrariamente alla maggior parte dei miei simili, che vanno a testa bassa seguendo l'impulso del momento, verso il loro obiettivo, o, dico io, verso quello che credono essere il loro obiettivo. Se poi la cosa che accade la ritengo iniqua ed ingiusta, l'emotività prende il sopravvento e mi spinge ad una meta-domanda sul fatto che la vita debba realmente essere un continuo sottoporsi a dure prove:
   è un fatto naturale che questo accada, oppure è l'ennesimo "effetto collaterale" di una cultura perversa?
   Dopo questo lunghissimo preambolo, vi risparmierò tutte le disavventure accadutemi che mi hanno condotto a parlarvi del mio modo di pensare, che, forse, dovrebbe coinvolgere anche voi.
    È la scienza l'argomento del presente articolo; è la scienza che mi preoccupa, dopo che ho smesso di preoccuparmi dei miei condizionamenti religiosi, perché il tam-tam mediatico di oggi, non sta più cercando di farmi credere alla favola religiosa, bensì, a quella scientifica.
    Qualcuno penserà: «Mi sono perso qualcosa...»
    No. Non vi siete persi nulla, se non il filo logico del pensiero autonomo. Se negli anni della mia infanzia, anni cinquanta, repetita juvant, si era letteralmente spinti ad un credo religioso, oggi, nel 2019, il tam-tam mediatico, ci-vi spinge ad una assoluta fede scientifica, senza fornirci di alcuna prova che possa convalidare questa nuova fede. Altrove ho già citato il filosofo Arthur Shopenhauer e il suo "Pensare o credere". Quando si viene spinti a credere in qualcosa senza alcuna evidenza, questo è un sicuro indice che stanno cercando di ingannarci!
   «Ma la scienza la praticano dei professionisti, che conoscono il loro mestiere. Dobbiamo "credere", se lo dicono loro...»
    Ancora. Credere, avere fede, fiducia...
   Che cosa non vi è chiaro di quello contro cui ci mette in guardia Shopenhauer?
    Ora però voglio mettere altra carne al fuoco, anche se sono simpatizzante vegano, con un debole per il cibo che viene dal mare (in fondo, viviamo in un paese praticamente immerso nel mar Mediterraneo!).
    In primo luogo voglio parlare della luna, del famoso sbarco americano del 1969.
   Tutto sommato, per il fatto che eravamo e siamo degli ingenui, avremmo anche potuto credere a questa favola, se ci avessero raccontato qualche balla, dicendoci che gli astronauti di allora non erano potuti tornare, che avevano avuto qualche incidente, come volevano far credere al pubblico nel famoso film Capricorn One. Ma siccome ufficialmente sono tornati dalla luna, beh, insomma, ragazzi, siamo grulli, ma fino ad un certo punto!

    L'attrito e la missione Apollo 11, 1969.
    Cosa centra l'attrito con la missione "Apollo 11"?
    Lo vedremo tra un attimo, dopo una breve premessa.
    Ma intanto guardate la dimensione degli oggetti delle due foto: già questo dovrebbe far riflettere sulla enorme balla che ci hanno raccontato e farci sorgere qualche domandina.

  1. Quell'oggetto grande sul suolo lunare, dal quale sono scesi gli astronauti, dove stava mentre erano in "volo"? Ma avete guardato bene che razza di "trabiccolo" di fil di ferro e carta stagnola sia? Buono solo per una sfilata carnevalesca!
  2. Quell'oggetto sarebbe il mezzo sul quale gli astronauti sarebbero, prima scesi sulla luna e poi risaliti, per lasciare il suolo lunare e raggiungere quella minuscola capsula (che, secondo la versione ad usum nostrum, stava aspettandoli orbitando attorno alla luna) che vediamo infine al "ritorno" nella foto nel mare?
  3. Dove sarebbe il carburante per partire e lasciare la luna?
  4. Ma, ancora più importante, dato che il motore dei razzi spaziali è pur sembre un motore a combustione interna, e per attivare una combustione, oltre al carburante, serve anche il "comburente", ossia l'ossigeno, dove stava l'ossigeno per far funzionare i motori, visto che ci hanno sempre detto che sulla luna non esiste atmosfera[2] (oltre, naturalmente, all'ossigeno per l'equipaggio, per molto, molto tempo)?


   Fino a Cartesio, Renè Descartes (1596-1650) l'universo era interamente pervaso del fluido ipotizzato da Aristotele (384 a.C.-322 a.C.), l'Etere.
   Con Isaac Newton (1642-1727), l'Etere scompare dalla scienza "ufficiale", per lasciare posto al vuoto assoluto, quello del nostro sbarco sulla luna. In compenso Newton mette in gioco una forza "magica" per la fisica dinamica: la forza di gravità, unica nella fisica dinamica, che agisce a distanza, mentre tutte le altre forze devono essere applicate ai corpi considerati, per un periodo di tempo, magari piccolo, per poter dare ai corpi un impulso, in grado da variare lo stato d'inerzia dei corpi considerati.
   Molti indottrinati non pensanti mi dicono che il fatto che gli oggetti cadano verso il basso sia la prova dell'esistenza della "magica forza di gravità": ma se all' albero sotto il quale sta seduto Newton, appendiamo un palloncino gonfio d'elio, quando recidiamo il "picciolo" che trattiene il palloncino all'albero, questi non cade verso il basso, ma "cade" nella direzione opposta. Questo fatto è la prova del Principio di Archimede, secondo il quale "un corpo immerso in un fluido (la nostra atmosfera, l'acqua o altro) riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume di fluido di cui ha preso il posto". La mela di Newton pesa più dell'aria, quindi non riceve una spinta sufficiente a salire come il palloncino d'elio. La caduta in basso della mela non dimostra quindi l'esistenza della "magica gravità"! La stessa mela galleggia sull'acqua, senza "cadere" sul fondo. Ora possiamo ritornare all'"etere", dopo la breve disgressione sulla gravità magica.
   E dire che con l'Etere, parte del mio discorso sui motori a reazione e sull'attrito, sarebbe crollato.
    L'Etere ha fatto una fugace riapparizione sulla scena scientifica con gli studi dell'ing.Marco Todeschini[6], il quale ha ricevuto, per i suoi studi, apprezzamenti da tutto il mondo accademico, salvo poi cadere nel voluto dimenticatoio, dopo la morte di Todeschini, perché tutto il costrutto teorico di Todeschini era in totale contrasto con la cosmogonia Einsteiniana della relativià che ha diviso la fisica in due branche: quella subatomica descrivibile con le ipotesi di Einstein, mentre la realtà più grande è descrivibile con le leggi della fisica classica. Tra parentesi, Todeschini ha elaborato una teoria che spiega anche la fisica subatomica con le stesse leggi della fisica classica.
    Ma evidentemente, vuolsi così colà ove si puote ciò che si vuole, una Scienza degna di questo nome non andava bene per chi detiene le redini del sistema. Con Einstein l'Etere scompare definitivamente di scena. Personalmente, dopo aver letto La Teoria delle apparenze e l'altro grande lavoro di Marco Todeschini, La psicobiofisica penso che fosse un vero grande scienziato. L'unica sua pecca, a mio parere, aver elaborato un notevole costrutto teorico, comprovato dai dati e le formule, per voler mantenere la teoria eliocentrica, dimostrando che il moto del fluido "Etere" e non l'attrazione gravitazionale del sole mantiene pianeti, stelle e galassie nel movimento ipotizzato da Newton, che anche funziona per il moto degli elettroni nelle loro orbite attorno al nucleo atomico. Questo a riprova del fatto che, anche per le grandi menti, con una notevole apertura mentale, esiste sempre qualche pregiudizio inculcato dall'educazione (direi indottrinamento scolastico) che resiste all'avazamento reale della scienza.

   Ora possiamo finalmente affrontare la questione "attrito", presa proprio dal citato Teoria delle apparenze di Todeschini. Tutto quanto segue è suo. Soltanto non capisco come anche lui, ancora vivente nel 1969, non abbia fatto le riflessioni che seguono e si sia lasciato ingannare dallo sbarco sulla luna con la regia di Stanley Kubrick.

    Dai miei studi di meccanica, in particolare della fisica dinamica, ho capito che l'attrito ha due facce contrapposte come Giano bifronte, una cattiva e una buona (qualità in relazione esclusivamente alla meccanica della fisica dinamica, non morali).
   Meccanicamente parlando, l'attrito potrebbe essere considerato uno "spreco di energia", in quanto, una parte dell'energia immessa in una macchina (motore) che dovrebbe produrre solo movimento, non viene usata tutta per il movimento stesso, ma ne occorre una piccola parte per "vincere" l'attrito stesso: questa piccola parte va ad alimentare la "maledizione" della Seconda legge della termodinamica. I meccanici hanno escogitato diversi espedienti per ridurre al minimo l'attrito fra organi a contatto durante il movimento: bronzine, cuscinetti a sfere, lubrificazione, etc.
   Ma esiste l'altra faccia dell'attrito, ricordate? Quella buona.

   Senza attrito non sarebbe possibile il movimento.

   Provate ad immaginare una ruota, di bicicletta, di auto, di treno, che poggia su di un piano perfettamente orizzontale, un piano costituito di materiale immaginario, esente da attrito. Ora date un impulso di rotazione a quella ruota mediante il pedale, il motore: che succede?
    La vostra brava ruota fa il suo "sporco" lavoro (che altro potrebbe fare?), cioè gira su se' stessa senza indugio e senza che l'attrito le si opponga e...la bicicletta, l'auto, il treno rimangono assolutamente fermi sul posto.

   L'attrito è NECESSARIO al movimento dei mezzi suddetti, al pari della "forza motrice", perché è proprio grazie all'attrito che si genera una componente della forza nella direzione del moto che vogliamo ottenere.
   Questa affermazione è VERA per tutti i mezzi di locomozione conosciuti, anche quelli che non si avvalgono di ruote: l'attrito dell'elica della nave nell'acqua, o dell'elica dell'aereo nell'aria, è necessario al movimento del mezzo: grazie all'attrito si genera una componente della forza motrice che ha la stessa direzione del verso del moto; la resistenza che l'aria dietro la turbina del motore a reazione oppone al flusso d'aria calda che fuoriesce dalla turbina genera una forza di senso contrario al flusso d'aria, che spinge l'aereo nella direzione del moto. Per questo si chiama "motore a re-azione", proprio perché incontra la reazione della massa d'aria che sta dietro all'aereo, la quale spinge l'aereo in avanti.
    Nelle leggi della fisica dinamica classica, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale, ma di verso opposto.
    Ma se il nostro aereo, o l'oggetto grande della prima fotografia, quello per ritornare nell'orbita attorno alla luna, dove lo attende la capsula spaziale della fotografia numero due, si deve muovere nel VUOTO assoluto...

    come prenderà l'abbrivio necessario per salire, spostarsi, correggere la direzione, sfruttando il lato buono dell'attrito (con quali mezzi?)? Come si catamina quel modulo d'allunaggio?

   E, ancora, la capsula orbitante nel vuoto intorno alla luna, come abbandonerà la sua orbita, contro che cosa spingeranno i suoi motori a reazione?

   E qui andiamo ad un altro argomento che mi preme sottolineare: il vuoto dello spazio.

   La sfera del nostro pianeta, ci dicono sia rivestita di aria, oltre che dell'acqua dei mari e degli oceani. Anche lasciando stare la sola velocità periferica di rotazione del pianeta, di oltre 1.000 Km/h rispetto ad un punto fisso esterno al pianeta, che per forza centrifuga scaglierebbe tutta l'acqua in giro per l'universo, come fa quel vuoto a non succhiarsi la nostra atmosfera e anche l'acqua degli oceani? Il vuoto che, se applicato ad una ventosa adeguata è in grado di sollevare qualsiasi peso con superficie idonea alla ventosa; il vuoto vince cioé la gravità di pesi notevoli e non ce la fa a vincere il peso dell'atmosfera di soli 1 kg/cm²?

   Pensiamo con la nostra testa, gente!

    Un po' di tempo fa, mi sono imbattuto in un antagonista di Dino Tinelli, quello che produce e traduce video sulla terra piatta e molto altro.
    La critica di costui verso Dino Tinelli era sintetizzata in questi punti:

  1. Dino Tinelli crede alle scie chimiche.
  2. ... pensa che i dinosauri non sono mai esistiti.
  3. ...è un "creazionista".
  4. ...è un fanatico religioso.
  5. ...è un terrapiattista.
  6. ...è un "vegano".
  7. ...è un NO-VAX.
  8. ...è contrario alla chemio-terapia


   Ma tu guarda! Mi sono detto: anche io sono proprio così come dice che sia Dino Tinelli, questo tizio che non vale la pena citare, perché sarebbe come fargli propaganda gratuita!
   Io la penso proprio come Dino Tinelli! Almeno riguardo a quasi tutti gli otto punti di cui sopra. Non sono un fanatico religioso, anche se sono religioso: come non esserlo guardando questo meraviglioso mondo naturale in cui viviamo.
   Penso che nemmeno Dino Tinelli sia un fanatico religioso.

   In sostanza, quello che voglio affermare qui, è che una persona dotata di intelletto, viene attaccata, letteralmente, prendendo spunto da un unico argomento, la terra piatta, per condannare tutta una visione del mondo articolata, fatta non già di quel solo argomento, ma di tutta una serie di ragionamenti complessi, che hanno una sola pecca:
    quella di non essere allineati alla visione del mondo propagandata dai media e avallata dalle pecore belanti (non pensanti), come, appunto, questo signor "critico".

   Ho già dato prova, nei miei articoli precedenti, quando nemmeno avevo conoscenza di chi fosse questo Dino Tinelli, della mia aderenza a quei punti sopra.
    Ora, che abbiamo "sgamato", direi con assoluto, ragionevole dubbio la faccenda dello sbarco americano sulla luna e dei "viaggi spaziali" in generale, e quindi molto altro sull'eliocentrismo inventato, proviamo ad analizzare gli otto punti suddetti. Perché, credo, tutta la faccenda della "terra piatta", l'unico appiglio della debole mente di quel critico, ha molto a che fare con Shopenhauer, con me stesso e con tutti quelli che preferiscono pensare con i propri neuroni, piuttosto che usare i pacchetti di pensiero preconfezionati per noi da altri.

   Le scie chimiche.
   Davvero NON è necessario un atto di fede per le scie chimiche, che sono bene in vista e chiunque può constatarle di persona, semplicemente alzando gli occhi al cielo.
   Direi che sarebbe molto più difficile negarne l'esistenza. Non pensate?
   Soprattutto le persone come me, che hanno una "certa età" ricorderanno un tempo in cui i cieli erano azzurri e i cumulo-nembi annunciavano il bel tempo, l'alta pressione atmosferica. Prima che i cieli fossero intessuti dalle ragnatele profetizzate dai nativi americani. Chi ha più visto i cumulo-nembi?
    Di qualunque porcheria chimica si tratti, quello che viene sparso in cielo, prima o dopo scenderà al nostro livello di naso e lo respireremo. Qualcuno ha analizzato le polveri che scendono dal cielo e pare contengano soprattutto, ma non solo, nano particelle di metalli pesanti (servono, dicono, per riflettere i raggi del sole, al fine di contrastare il riscaldamento globale, altra enorme bufala che ci propinano e sulla quale, molti scienziati seri non concordano).
   Le nanoparticelle, una volta dentro i nostri organismi, pare rimangano per sempre, almeno secondo gli esperti di questo argomento. (Montanari)
    Le scie chimiche vanno a braccetto con un altro accidente che ci opprime ormai da qualche decennio: il sistema globale HARP. In pratica si tratta di tutte quelle torri che sorgono un po' ovunque, persino sui tetti dei nostri condominii in città. Queste torri, pare lancino nel cielo impulsi a microonde, in grado di spostare, a piacimento dei geo-ingegneri, i sistemi nuvolosi trattati dalle sostanze sparse dagli aerei, per un sistema globale di controllo climatico. In pratica possono fare piovere o non piovere dove vogliono. Io direi che più che "controllo climatico", si tratta di una potentissima arma che potrebbe mettere in ginocchio paesi restii ad abbracciare il Nuovo Ordine Mondiale, ammesso che ancora esistano dei paesi che resistono ad esso.
   In pratica ormai viviamo tutti in un gigantesco forno a microonde. A volte mi capita di essere in giro in bicicletta quando sono in azione queste microonde. La sensazione che ne ho è quella di un freddo indotto che va oltre la reale temperatura esterna, come se le microonde agissero al contrario di quelle dei nostri forni, sulle molecole d'acqua all'interno del nostro corpo, raffreddandole. Oltre, naturalmente al fatto insolito rispetto ai venti "naturali", i quali hanno generalmente la stessa direzione per giorni e giorni, che questi venti artificiali sembrano andare, nel lasso di pochi minuti, da una direzione a quella opposta.
    La natura pare ribellarsi al controllo da parte degli umani. Il risultato di questa nuova geoingegneria sembra essere espresso da precipitazioni abnormi, cicloni, tsunami ecc.
   E, mi domando, quale sorta di effetto possano avere le nanoparticelle metalliche che ormai sono dentro i nostri corpi, dopo decenni di irrorazioni, visto che non abbiamo mai smesso di respirare in questo periodo. Lo dico perché i metalli sono assolutamente sconsigliati nei nostri piccoli forni a microonde da cucina e ciascuno può vederne gli effetti da se', quando li accendiamo.
   Mi domando anche se questi effetti non siano poi in realtà, il vero scopo del sistema HARP -scie chimiche, con la banale scusa del controllo climatico e del riscaldamento globale: farci ammalare tutti e ucciderci.
    Mi sembra ormai che sia del tutto inutile e senza senso negare l'evidenza di un fenomeno che è stato ormai ammesso dai geo-ingegneri che lo hanno ideato e che se ne occupano. Anche se, dicono, causerà qualche milionata di morti, ne vale la pena...PER CHE COSA?
   Per sostenere l'ennesima bufala del "riscaldamento globale", sul quale molti scienziati sono in disaccordo?

    I dinosauri
    Mi sembra davvero molto strano che le ossa di così grandi, giganteschi animali non ne saltino fuori a bizzeffe, ad ogni nuovo scavo, ovunque. Ma, avendo io scritto un articolo "miscredente" sull'evoluzione biologica, non sono molto "attendibile", su questo argomento. In realtà pare non ne siamo state trovate da nessuna parte, ma che quelli presenti nei musei, siano "ri-costruzioni" sulla base di denti trovati nel terreno: soltanto dei denti!

    Creazionista
    Se non c'è stata evoluzione, allora siamo tutti stati creati da qualche Dio. Le due corna del dilemma non possono essere altre o in maggior numero. Andare in giro a dire che siamo stati creati dagli alieni, come fa qualcuno, non è che uno spostamento del problema più indietro nel tempo. Chi ha creato, o da che cosa si sono "evoluti" gli alieni? Persino il dire che noi e tutto l'universo infinito siamo una conseguenza del BIG-BANG iniziale sarebbe una assurdità teorica: chi o che cosa ha posto le premesse per il BIG-BANG?

    Ma poi, ragazzi, siamo seri: lo scientismo in voga fin dal cosiddetto Rinascimento deride la superstizione religiosa di un Dio Creatore, per raccontarci la favola che tutta la materia, la vita, sia casualmente nata da un grande scoppio, e poi sempre casualmente, si sia "evoluta", trasformando gli esseri monocellulari in pluricellulari, i pesci in anfibi, gli anfibi in rettili, i rettili in uccelli, gli uccelli in mammiferi...quante lotterie avete vinto nella vostra vita? Perché tutta questa favola, dallo scoppio all'homo Sapiens altro non è che un continuo vincere di lotterie, un incredibile, pazzesco, culo del CASO!

   E gli scoppi che conosciamo, dall'inizio dell'era della polvere nera, altro non sono che distruzione e morte, non nascite di nuove vite.

    Persino l'idea di un universo INFINITO è filosoficamente discutibile: serve l'idea di uno spazio più grande dell'INFINITO per poterlo contenere.

    Terrapiattista
    L'argomento della terra piatta, che persino a me sembrava folle fino ad un po' di tempo fa e che mi ha fatto scoprire i video tradotti da (e alcuni prodotti da lui stesso) Dino Tinelli, ha per me fatto il suo tempo. Ora non ritengo più molto importante che sia in un modo o nell'altro, anche se l'idea delle palle che ruotano e sfrecciano nell'universo (infinito) oggi mi fa sorridere. È inquietante piuttosto il fatto che ci mentono e ci hanno indottrinato e continuano a farlo, sulla terra-sfera con sigle del telegiornale, delle case cinematografiche, loghi e mappamondi, su un fatto del tutto innaturale e contrario a quello che ci dicono i nostri sensi. Per quale motivo darsi tanta pena se volevano mostrarci una cosa, secondo loro tanto ovvia?

    Loro chi?

    Lo sbarco sulla luna del '69 fa parte di questo indottrinamento. Solo che l'unica prova che lo avrebbe davvero dimostrato, un filmato della terra che si allontana dall'Apollo 11, o che si riavvicina al ritorno, mentre ruota su se' stessa non sono ancora stati in grado, a tutt'oggi, cinquanta anni e decine di dichiarate "missioni spaziali" dopo, di produrlo! Solo e soltanto immagini di Photoshop, in aperta contraddizione le une con le altre, dove i continenti sono di volta in volta, di grandezza diversa. Nel filmato originale trasmesso in "mondovisione" nel '69, nessuna immagine del pianeta sul quale viviamo. Soltanto in seguito sono state ritoccate delle fotografie poi apparse sul sito della NASA. Dimenticavo: quel video originale sembra che la NASA non lo abbia più. Dicono che è stato sovrascritto. Ma sicuramente, sino a qualche anno fa si trovava ancora in rete e, ad un certo punto, si vedeva una luce al neon di scena che cadeva e altre facce non presenti sulla luna che lo tiravano su.
    Che sia tonda o piatta non cambierà la vita a nessuno di noi. Ma il fatto che ci raccontino balle fin dalla più tenera età fa pensare: vogliono fare di noi dei complici divulgatori e sostenitori delle loro folli, indimostrabili idee.
    Però avendone indottrinati molti come numero, i pochi saggi pensanti finiscono per passare per matti!

    Vegano
    Il fatto che si possa essere accusati per le proprie preferenze alimentari non vi sembra assurdo e inquietante? Tanto più che i "vegani" potrebbero avere ragione sul fatto che l'essere umano sia nato per nutrirsi di vegetali crudi per stare in salute in un mondo "naturale".
   Ho sentito spesso l'idea che per crescere sani, forti e in fretta, occorre mangiare di tutto fin da bambini. Questa idea l'ho sentita espressa anche da "esperti" medici nutrizionisti, accostata all'idea che, se non si mangia di tutto, essendo magari vegani, si possono avere delle carenze di nutrizione. Se poi qualcuno applica la propria convizione vegana ai propri bambini, allora si accende "l'allarme rosso" e l'indignazione spinge magari dei giudici "normali" a dare in affidamento quei bambini ad una "normale" coppia onnivora che non disdegna le proteine animali delle bistecche.
    Ma, un momento...

   Il maggior produttore di carne per l'uomo, la mucca, non si nutre forse solo d'erba? Avendo carenze nutrizionali, come arriva a pesare quasi una tonnellata, mangiando e rimasticando erbetta?

   C'è qualcosa che non mi quadra nel ragionamento dei "normali" onnivori!
    Dovrebbe far riflettere il fatto che l'Iron Man 2018, una massacrante competizione di triathlon di 3,86 Km. di nuoto, 180 Km. di bicicletta, 42 km di corsa a piedi, che si svolge alle isole Hawaii, sia stata vinta da un vegano, Patrick Lange! Alla faccia delle "idiozie di una scienza della nutrizione di stampo medioevale che considera primario il conteggio delle calorie e delle proteine." [3]
    E quel qualcosa che non quadra ci collega agli ultimi due punti, che vanno trattati insieme, come una conseguenza logica dell'alimentazione: essere vegani, potrebbe mantenerci in buona salute, rendendo non solo inutili i vaccini e la chemioterapia, ma mettere in discussione l'epistemologia su cui si fonda la medicina moderna e la sua stessa necessità.
   Essere:

   NO-VAX
    Contrario alla chemioterapia
    Potrebbe significare essere contrari a questa medicina "ufficiale", imposta come un credo religioso, senza dimostrazioni scientifiche efficaci ed inequivocabili, che è come dire NON SCIENTIFICA. Io che vi scrivo, non me ne servo da più di vent'anni e mi sento bene. Non sono angosciato da "e se avessi un tumore" al punto di essere sempre alla ricerca di screening alla prostata o al colon o chissà dove, pur avendo una "età a rischio" di queste cose, secondo la medicina ufficiale. La salute non si ottiene con tante pillole, vaccinazioni e screening!
   Ma piuttosto con uno stile di vita adeguato alla salute.

...Ma se non vi sentite bene, non fate come me, andate dal vostro medico...

   Bene! Dopo questo doveroso avvertimento, possiamo analizzare, da un punto di vista teorico e culturale, quella che si definisce e dovrebbe davvero esserlo, la "scienza della salute", ma che in realtà io (e molti altri esseri pensanti) definirei piuttosto "scienza della malattia e della paura".
   L'attuale impostazione della medicina risente fortemente ancora oggi della separazione effettuata da Cartesio fra mente e corpo. Il seguente "meccanicismo" di Newton, venuto appena dopo di lui, ha dato a tutte le scienze l'idea che i fenomeni complessi e le persone possono essere equiparati a delle "macchine", il cui funzionamento può agevolmente essere studiato come meccanismo sempre più piccolo, fino a giungere al livello molecolare. Si tratta di un riduzionismo sempre più esasperato che fa perdere di vista l'unità del meccanismo complesso, dell'uomo come esistenza fenomenologica unica e irripetibile, fatta sì di molecole ed elementi chimici, ma anche di pensieri, emozioni, pressioni sociali, anima e spirito.
   Da qui il fallimento della nostra attuale medicina "occidentale" nell'alleviare il disagio, trovarne le cause e risolvere i problemi di assenza di salute. La stessa parola "guarigione" viene considerata come non scientifica.

Anche se ogni medico sa che la guarigione è un aspetto essenziale della medicina, il fenomeno è considerato esterno allo schema scientifico, la parola "guaritore" è considerata con sospetto e i concetti di salute e guarigione non vengono discussi di solito nelle scuole di medicina.
    La ragione per cui la scienza biomedica ignora il fenomeno della guarigione è evidente. Esso è un fenomeno che non può essere compreso in termini riduzionistici.[...]la guarigione di malattie, la quale implica in generale un'interazione complessa fra gli aspetti fisico, psicologico, sociale e ambientale della condizione umana.[4]

   Un secondo importante aspetto della carenza del modello "riduzionistico" applicato alla medicina "occidentale", riguarda l'attenzione ad un solo aspetto fisico "causale" della malattia, mentre spesso, come nel fenomeno della guarigione descritto sopra dal Capra, oltre al pluralismo di "cause" fisiche, la malattia viene generata dall'interazione di queste con gli stati d'animo della persona che si ammala; questi stati d'animo sono, a loro volta "causati" dallo stato psicologico, il quale è conseguenza del vivere in un ambiente sociale che può far apparire situazioni come insolubili e deprimenti.
   

La chiara dimostrazione fornita da Pasteur dell'esistenza di una correlazione fra batteri e malattia ebbe un impatto decisivo.
    [...]Pasteur e i suoi seguaci si imposero trionfalmente e, di conseguenza, la teoria dei germi come agenti patogeni fu rapidamente accettata dalla professione medica. [5]

    Ma i biografi di Pasteur dicono anche che egli era anche interessato al cosiddetto "terreno" nel quale si sviluppava la malattia.
   Anche una modesta variazione dell'acidità può, a secondo del valore, impedire o favorire la crescita e lo sviluppo dei batteri che causano la malattia.
    In sostanza, come spesso accade, i seguaci di una teoria, sono più ortodossi dei fondatori della teoria stessa. Tanto Cartesio, che viene citato come colui che ha operato la separazione della mente dal corpo, quanto Louis Pasteur, hanno messo in guardia sull'importanza di altri fattori, soprattutto, entrambi, quelli "psicologici", nel favorire o ostacolare la malattia.
   Ma la "scienza" sembra avere una attenzione selettiva rispetto alle informazioni provenienti dalla stessa fonte scientificamente valida.
   Avviene nella scienza la stessa identica cosa che avviene in noi stessi quando valutiamo persone ed eventi, in base ai nostri "pregiudizi".
   La cosa importante sarebbe eliminare dentro di noi questi pregiudizi.
   Il problema però è che i pregiudizi sono la cultura. Quando qualche ipotesi, o idea su noi o sul mondo si cristallizza, essa diviene cultura e, conseguentemente, pregiudizio. La cultura, come l'attrito, ha due facce, l'una buona che ci aiuta, l'altra cattiva che ci ostacola, impedendo l'apertura mentale necessaria al cambiamento/evoluzione.
   Se si comprende questo meccanismo, si comprenderà anche come sia importante controllare la cultura umana. Siamo tutti responsabili delle idee cristallizzate, dei pregiudizi che portiamo avanti.


    [1]Cencio.
Francesco Guccini dall'album "Quello che non..."
    [2] A proposito del vuoto assoluto" mi sorge spontanea una semplice domanda. Qui da noi, immersi nel fluido del'atmosfera, è estremamente difficile ottenerlo perché il vuoto è una assenza di pressione atmosferica che crea una differenza di pressione tra l'ambiente esterno, l'atmosfera e il contenitore, l'ampolla della lampadina o altro in cui tentiamo di ottenere il vuoto, che tende ad essere livellato dalla pressione atmosferica circostante. In natura le differenze di energia tendono a livellarsi, proprio come fa l'acqua nel tubo di Torricelli per misurare la pressione. Se le cose stanno in questo modo, mi spiegate come fa, l'atmosfera intorno alla palla-terra nostro piane-ta a non disperdersi, diluirsi per ristabilire l'assenza di differenza di pressione tra l'atmosfera e il vuoto assoluto dello spazio?
    [3]Marcello Pamio su https://disinformazione.it/2018/10/19/lironman-2018-e-un-vegetariano/
    [4] Il punto di svolta. di Fritjof Capra Edizione Universale Economica Feltrinelli (MI) ottobre 1996, Cap.5 Il modello biomedico pag.104.
    [5] Ibidem pag.108.
   [6]Per l'ingegnere Marco Todeschini, rimando al sito che continua a diffondere il suo messaggio culturale.
    Anche Todeschini, scienziato controcorrente (leggi non conforme al vigente sistema economico), fu vittima di un obnubilamento mediatico e culturale. La sua Teoria delle Apparenze, in contrasto epistemologico con La Teoria della Relatività di Albert Einstein, ottenne riconoscimenti di illustri scienziati, per poi essere rifiutata dal "Sistema".
   Rischiando di passare per politicamente scorretto, ma che non sia mai che io voglia essere antisemita, sembrerebbe che la cultura vincente e consona al sistema economico, sia solo e soltanto la scienza "ebraica" (Einstein, Marconi, Edison, Darwin...). Chissà perché?
   

Articolo n.79: scienza.php
Sito: chifelio
Tema: 7 - Scienza
Data: 2019-03-17

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Di giovanni Il 2019-04-13 08:04:04 Commento n.321

Grazie Bruno per il tuo commento. Fa piacere sentire di non essere soli. La vita c'è! Ma l'universo, lo spazio?
Nemmeno io seguo più i media main stream. Tutti dovremmo spegnere la TV, per sempre, che è il principale mezzo con cui ci indottrinano, dopo la scuola.
Ed è una buona cosa fare delle ricerche da se'. Molti partono in quarta sull'argomento terra piatta, pensando che ormai sia dimostrato che è tonda: ma dove sono queste prove?
In realtà la cosa più importante è che ci raccontano balle su tutto quanto. Da Pearl Harbour ai Kennedy, non ultimo l'11 settembre, tutto è fiction.
Ma le pecore si sa, sopratutto in Italia, tendono a seguire il gruppo più folto. Come mi raccontava un pastore delle mie montagne, ne sono cadute 50 in un dirupo, spaventate dal lupo, prima che giungesse il pastore stesso.
Continua a studiare le cose per conto tuo!

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Di Black Eagle Il 2019-04-10 20:16:07 Commento n.320

Allora c’è vita nell’universo !!!!!!!!!!
Scusa ma lo stupore nel leggere le tue parole è tanto. Mi rispecchio praticamente in ogni tua singola affermazione e finalmente trovo qualcuno che ha da dire qualcosa di sensato. Oramai da anni non seguo più cosa succede nel mondo, che non considero il mio, al punto da non credere di essere un ‘umano’ come la maggior parte di chi mi sta intorno. Molti anni fa ho iniziato quasi per gioco, per smentire tutte le chiacchere e discussioni tra amici e con il tempo è diventato un hobby interessante. Ho ripreso in mano i libri di scuola e testi ufficiali e mi sono messo a provare le cose che dicevano per dimostrare che le teorie ^ Complottistiche ^ erano senza fondamenta. Poi un giorno mi sono accorto che gli “ strumenti “ ufficiali avevano delle lacune, e più leggevo e andavo a fondo alla questione meno certe erano le basi che usavo. Ogni volta arrivavo a un punto, andando a ritroso delle affermazioni o leggi, di partenza sconcertante. La solita frase che ormai ho battezzato : E’ così e basta !! dove si afferma che è una teoria che si prende per buona per avere un punto di riferimento vero. Veramente da non credere ai propri occhi . Ho letto tante teorie alternative, e non ho più certezze di nulla, anche se la teoria della terra piatta mi sembra la più plausibile, e mi sono fatto una idea globale molto diversa da tutto quello che finora ho letto in giro. Credo che qualsiasi sia la realtà, siamo inseriti in un sistema chiuso e tutte le idee di galassia, spazio infinito etc servano solo a permettere alla nostra mente di non morire. Questo perché se non sappiamo di essere in gabbia non pensiamo a fuggire. Non so a cosa serviamo veramente ma sicuramente a qualcosa di vitale per qualcuno o qualcosa, non avrebbe senso un sistema così sofisticato solo per divertimento. Continuerò a cercare perché mi sento come in un enorme edificio senza uscite, ma in alto vedo una finestra ma è inavvicinabile. Magari troverò un modo per uscire anche se penso sia più probabile e necessario l’aiuto di un fattore esterno. Buon Tutto Bruno

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