Blog di Giovanni Chifelio





"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole che si sappia. Il resto è propaganda."
Horacio Verbitzky

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Rivoltarci è diventato un dovere.

    Lunedì 9 novembre 2020 - dal mio esilio "volontario" tra i monti.

    «Ce la stanno facendo, ormai. Manca poco.
     Hanno incominciato con la balla degli asintomatici infettivi, per continuare con il conteggio di migliaia di persone sane tra i "contagiati" grazie a tamponi farlocchi che non distinguono tra un'influenza normale e Covid19 (abbiamo in corso una denuncia in merito), e che considerano alla stessa stregua - grazie ad un numero di cicli di PCR elevato - chi abbia la malattia e chi abbia un solo innocuo viroma in corpo.
     Cristiano Ronaldo, Edin Dzeko, Zlatan Ibrahimovic, Milan Skriniar positivi. Trentenni dal fisico imponente che continuano ad allenarsi da soli, con grande intensità. Ma che sono tecnicamente "contagiati", che fanno crescere il numero di quelli che, secondo loro, presto intaseranno le terapie intensive.
     Perch´ non ricordano che ogni anno (ma in alcuni di più) le terapie intensive erano al collasso nel momento influenzale di punta. [...leggi tutto...]
Da https://disinformazione.it

CANZONE DEL MAGGIO
Fabrizio De Andrè

Anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio se la paura di guardare vi ha fatto chinare il mento se il fuoco ha risparmiato le vostre Millecento anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti non sta succedendo niente, le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco provate pure a credervi assolti siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso le vostre porte sul nostro muso la notte che le "pantere" ci mordevano il sedere lasciandoci in buonafede massacrare sui marciapiedi anche se ora ve ne fregate, voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri, senza le barricate senza feriti, senza granate, se avete preso per buone le "verità" della televisione anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti.

E se credete ora che tutto sia come prima perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti, per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.
VERSIONE INEDITA

Anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio se la paura di guardare vi ha fatto guardare in terra se avete deciso in fretta che non era la vostra guerra voi non avete fermato il tempo gli avete fatto perdere tempo.

E se vi siete detti non sta succedendo niente, le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco voi siete stato lo strumento per farci perdere un sacco di tempo.

Se avete lasciato fare ai professionisti dei manganelli per liberarvi di noi canaglie di noi teppisti di noi ribelli lasciandoci in buonafede sanguinare sui marciapiedi anche se ora ve ne fregate, voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri, se sono rimasti a posto perfino i sassi nei vostri viali se avete preso per buone le "verità" dei vostri giornali non vi è rimasto nessun argomento per farci ancora perdere tempo.

Lo conosciamo bene il vostro finto progresso il vostro comandamento "Ama il consumo come te stesso" e se voi lo avete osservato fino ad assolvere chi ci ha sparato verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte voi non potete fermare il tempo gli fate solo perdere tempo.

Fonte
    Ho fatto come dissi in un articolo precedente e mi sono ritirato tra i monti, con un senso di straziamento nel cuore per l'allontanamento dai miei nipoti adorati.
     La mia è stata una scelta non libera ma cosciente: più si vive in una grande comunità, maggiori sono i rischi di imbattersi in zelanti agenti fanatici dell'applicazione alla lettera degli illegittimi provvedimenti, i quali sono in contrasto con ogni legge, Costituzione e finanche buonsenso, che dovrebbero caratterizzare qualcosa che si possa avvicinare ad una idea, anche approssimativa di democrazia. E non soltanto tali agenti rappresentano un pericolo per sanzioni amministrative da capogiro, che non servono a risolvere il problema ma a scoraggiare eventuali ribellioni dettate da un pensiero libero, ma esiste anche il pericolo dei delatori, persone "convinte" dalla propaganda martellante dei media tutti compiacenti a questo stato di cose, che potrebbero denunciare una riunione familiare con più di sei persone!
     Ci sono un sacco di incongruenze e di "scarica barile", dettate proprio dalla follia e dall'assurdità di questi "provvedimenti" atti, secondo i politicanti e i tele-guidati a combattere questo letale raffreddore, che assomigliano molto ad un regime dittatoriale. Non credo sia necessario aver vissuto in epoca fascista per capirne le somiglianze. Ricordo molto bene le descrizioni del periodo fascista dei miei genitori e dei miei nonni e quello che vedo accadere è identico a quello che accadeva allora.
     Si calpestano i diritti esistenziali fondamentali del popolo, garantiti da leggi esistenti e Costituzione; non è questa volta l'olio di ricino che viene somministrato a forza , ma il tampone, tredici centimetri infilati nel naso per scovare il nemico, che a quei tempi era il comunista o il dissenziente (proprio come adesso che esiste il pensiero unico, quello propagandato dal regime) oggi è il virus del pericoloso raffreddore (o coloro che pensano che da un raffreddore si guarisce) e si tratta di scovare gli "appestati", proprio come allora somministravano l'olio di ricino non già per risolvere il problema della stitichezza; non si tratta della camicia nera da indossare o del "sabato fascista", ma della mascherina e dei nuovi rituali: toccarsi il gomito invece di darsi la mano (o abbracciarsi e baciarsi: ma davvero non ci baceremo più, non faremo più le cose che fanno tra di loro gli amanti, per paura di prendere il raffreddore dal partner?). Si sta calpestando ogni diritto delle persone, in nome di un fasullo ed ipocrita altruismo: metto la mascherina e sto chiuso in casa per non contagiare il mio prossimo. La verità è che chi si palleggia queste sciocchezze, ha una tremenda paura di morire e, in virtù di questa paura di morire non vive!
     La vita comprende anche la morte: ogni cosa che nasce è immediatamente condannata a morte. Allora, per quale motivo prendersela tanto, come mai nella storia dell'umanità, per una paura campata in aria?

Versione inedita di un giovanissimo Fabrizio.

    Rinunciamo a vivere, ad essere quello che siamo, un animale sociale, rinunciamo a respirare per salvare le nostre vite, ma per quanto tempo?
     Qualcuno ha detto che questo virus è l'anticristo. Esso non è una persona, come pensavamo, ma una idea, l'esatto opposto del messaggio di Cristo, il quale ci invitava a dare la nostra vita per gli altri, se necessario. L'anticristo invece, per difendere i nostri corpi, ci fa allontanare dagli altri e ci fa perdere la nostra anima per puro egoismo.
     Le analogie sarebbero infinite. Colui che emana DPCM in continuazione non si occupa dei dettagli: li lascia agli amministratori locali. Così assistiamo ad un crescendo di provvedimenti assurdi, che farebbero pensare ad un virus davvero strano ed anomalo: un virus che diventa maggiormente pericoloso dopo le diciotto; che aggredisce con più ferocia oltre i 250 metri dalla propria abitazione e che si accanisce dopo il compleanno fatidico dei sessantacinque anni; un virus che si scatena se vede una riunione familiare con oltre sei componenti. Cerco di immaginarmi come si comportino quei nuclei familiari di sette persone!
     Quando ero studente negli anni settanta, ce lo hanno davvero fatto a fette con la "resistenza", i partigiani, con Bertolt Brecht. Chissà se volessero insegnarci qualcosa di duraturo, oppure fosse per riempire ore buche? In ogni caso, io, noi studenti di allora, di quel "maggio 1968", abbiamo capito, con questi insegnamenti, che, quando le cose non vanno, occorre ribellarsi, di qualunque sia il colore delle camicie o dei camici dei nostri oppressori.
     È proprio giunto quel momento, Trump o non Trump (io non ho mai creduto molto a questo "presunto salvatore del mondo"), virus o non virus, fascismo o dittatura medico scientista. L'ignavia ci farà ritrovare tra pochissimo tempo il nuovo ordine mondiale o il great reset infilato profondamente nel nostro culo, che crediamo di proteggere dal virus obbedendo.
     Attuiamo le nostre piccole ribellioni, come esemplificato dall'autore dell'articolo citato in esordio. Io confido nell'aiuto Dio, ma talvolta Egli vuole che agiamo e ci prendiamo le nostre responsabilità.
     Per sdrammatizzare, senza uscir di tema, leggiamo un altro articolo di Livio Cadè del link precedente, sulla medicina ufficiale che "tanto per noi si interessa", parafrasando don Bartolo de Il Barbiere di Siviglia, di Gioacchino Rossini.

Articolo n.141: rivolta.php
Sito: chifelio
Tema: 13 - Resistenza alla oppressione
Data: 2020-11-09

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